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Articoli filtrati per data: Lunedì, 22 Dicembre 2014

Il Lutto

 

La morte rappresenta l'esito ineluttabile di ogni essere vivente; nonostante questa ovvia considerazione, essa spaventa ed influenza costantemente la vita di ognuno di noi: il terrore della morte rappresenta la paura ancestrale per eccellenza ed è strettamente funzionale alla preservazione della specie. Molti studi di Psicologia dello sviluppo elaborati nel secolo scorso hanno evidenziato come la principale paura dei bambini non fosse riferita alla propria morte ma a quella dei genitori; anche questi risultati possono essere facilmente collegati al concetto della preservazione della specie ma apre anche una finestra su un aspetto più complesso rappresentato dalla morte di una persona cara. In proposito possiamo affermare che il lutto è probabilmente l'esperienza emotiva più dolorosa ed intensa che ognuno di noi deve affrontare. Il lutto è spesso accompagnato da comportamenti quali pianto, insonnia, inappetenza, perdita di interesse per gli stimoli esterni e ritiro sociale; naturalmente la manifestazione del dolore è sempre idiosincratico e di difficile catalogazione.

Per quanto sgradevole e dolorosa questa condizione rappresenta una reazione fisiologica e temporanea anche se è facile cadere in tentazione e clinicizzare questi comportamenti; infatti ad una osservazione superficiale il lutto può essere confuso con la depressione anche se bisogna ricordare che alle volte le due condizioni possono sovrapporsi. Tutte le culture che si sono avvicendate nel corso della storia hanno elaborato complesse argomentazioni e rituali atti a favorire l'elaborazione del lutto. L'elaborazione del lutto, va precisato, non significa non provare più dolore per la perdita ma è un percorso individuale di accettazione ed integrazione della perdita all'interno della propria storia individuale. Il sostegno sociale rappresenta il principale fattore di cui necessita una persona in lutto anche se alle volte questo percorso si rivela piuttosto lungo, complesso e doloroso e dunque il ricorso allo Psicologo può essere indicato per favorirlo. Fin dal diciannovesimo secolo gli Psicologi hanno dedicato ampio spazio a questo concetto contribuendo a definirlo attentamente contro il rischio, già menzionato, di patologizzare il lutto e cercando i metodi più efficaci per favorirne l'elaborazione, soprattutto per quanto riguarda il lutto nell'infanzia.

Dalle ricerche e dall'esperienza clinica sappiamo che il lutto di un genitore nell'età dello sviluppo può essere collegato ad un disagio nell'età adulta; naturalmente è obbligatorio sottolineare il condizionale poiché le variabili che intervengono nello sviluppo di un disagio psichico sono molteplici.

 

Dr. Michele Passarella

L'Atlante di Giuseppe Lupo a Gocce d'autore

Non è narrativa, non è saggistica, non è un libro autobiografico, ma è tutto questo insieme. È un atlante, una mappa che disegna luoghi che appartengono solo alla fantasia e che si compone di storie immaginarie passando da un nome ad un altro della letteratura universale. E' "Atlante immaginario. Nomi e luoghi di una geografia fantasma", Marsilio editore, l'ultima opera dello scrittore Giuseppe Lupo che sara' presentata martedi 23 dicembre alle ore 20,00 presso il Circolo Culturale Gocce d'autore in vico F. de Rosa 6 a Potenza.
 
Il libro si compone di cinquanta brevi capitoli comparsi nella omonima rubrica domenicale pubblicata su Avvenire dal 2012 al 2013. Si tratta di riflessioni a 360 gradi sulla funzione della scrittura e della letteratura, sui luoghi del passato e del futuro, sulle storie portate dal vento, sui sogni e sulle utopie con riferimenti ai libri già scritti dall'autore e a quelli che verranno. L'Atlante di Giuseppe Lupo costituisce una mappa vera e propria con citazioni ricchissime su scrittori, romanzi, saggi, pietre miliari della conoscenza umana. Lupo traccia insomma una geografia della letteratura attraverso gli scrittori che hanno "tappezzato la terra di piccole o grandi mappe": da Omero, ad Ariosto, a Cervantes, a Vittorini, a Faulkner a Marquez. Senza però distaccarsi dai suoi conterranei ai quali dedica un intero capitolo.
 
La presentazione è organizzata dal Circolo culturale Gocce d'autore in collaborazione con l'associazione musicale Tumbao e la libreria Ubik di  Potenza. Il dialogo con Giuseppe Lupo sarà condotto dalla giornalista Eva Bonitatibus, con le letture del giovane Valentino Bianconi. La musica sarà, come di consueto, partner insostituibile della letteratura con la presenza del pianista Toni De Giorgi e del gruppo vocale Vocincanto, un coro diretto da Anna Lapetina specializzato nel canto a cappella che propone un repertorio prevalentemente antico con digressioni nella tradizione europea e italiana del canto popolare.
 
Vi aspettiamo,
Eva Bonitatibus 
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